Seguici su

Crisi

Paesi Emergenti: studio delle variabili macroeconomiche e valutazione su quanto accade ed accadra’

Pubblicato

il

Abbiamo pubblicato qualche giorno fa la nostra analisi su quanto sta avvenendo nei Paesi Emergenti nell’articolo: Tigri BRICS e Paesi Emergenti: se non e’ in arrivo la “Tempesta Perfetta”, poco ci manca

In sintesi, in una serie di Paesi Emergenti (India, Indonesia, Sudafrica, Brasile, Russia, ma anche Turchia ed altri) e’ in atto un processo economico che vede: 1) Rallentamento Economico  2) Svalutazione   3) Riduzione delle Riserve valutarie   4) Ridimensionamento delle Borse   5) Alta Inflazione   6) Tassi crescenti

Vi abbiamo riferito che la causa fondamentale e’ legata a: A) Squilibri Esterni; peggioramento bilancie dei pagamenti   ; Vi abbiamo anche detto che vi sono altre concause:  B) Scarsa produttivita’, elevata burocrazia, scarse infrastrutture, elevata corruzione, ridotta modernizzazione economica   C) Calo dei prezzi delle Materie Prime   D) la fine dell’allentamento Fed   E) il rallentamento della Cina   F)  l’Eurocrisi

Cosi’ le conclusioni: …. si sono creati grandi “squilibri” esterni che portano gli emergenti  ad un nuovo equilibrio. Squilibri esterni persistenti portano a deflussi di capitali, e quindi a svalutazione, tassi crescenti, maggiore inflazione e nei casi peggiori ad intaccare le riserve. Il tutto si traduce in una riduzione della crescita economica ed un calo delle Borse. E’ ovvio che tutto portera’ ad un nuovo equilibrio, ma nel frattempo il rallentamento di questo “mezzo pianeta” e’ in pieno svolgimento

 

Come vedete, l’articolo non e’ terroristico o allarmistico, ma descrive dal mio punto di vista i processi in atto come “legati alla creazione di squilibri”, per cui semplicemente e’ in atto una correzione che portera’ ad un nuovo equilibrio. Nulla di diverso da quanto osservato da sempre, nella storia umana.

Facciamo parlare le variabili macroeconomiche e vediamo insieme cosa e’ successo negli ultimi 6 anni:

gpg1 (394) - Copy - Copy - Copy - Copy - Copy

Quanto accaduto tra il 2007 ed il 2012 e’ facilmente comprensibile. Riassumiamolo:

– Nelle nazioni occidentali (Europa, USA) c’e’ stata una doppia crisi. Il PIL e’ andato male. E’ pero’ migliorata la bilancia dei Pagamenti, come conseguenza del fatto che il resto del Mondo cresceva e che le valute (EUR, USD) s’erano indebolite tra il 2007 ed il 2012 (se notate bene Euro ed USD s’erano svalutati sulle valute Asiatiche di Riferimento, ma anche sulle valute degli emergenti, i cui cambi non sono stati dietro all’inflazione di quei paesi)

– Le Nazioni Emergenti sono cresciute parecchio, ma hanno visto deteriorarsi le bilancie dei Pagamenti (causa rivalutazioni valutarie dei cambi reali, vale a dire depurati dai differenziali di inflazione)

– Casi particolari quelli della Cina e Giappone (che hanno comunque visto crollare i rispettivi attivi commerciali, come conseguenza anche di una rivalutazione poderosa)

E’ ovvio che di fronte a fatti importanti (sopra citati, tra cui l’allentamento della FED e l’avvistamento di una qualche ripresina nell’eurozona)  fosse necessaria una “correzione” che riporti le bilancie dei pagamenti degli Emergenti su posizioni piu’ sostenibili. Badate che trattasi di normali processi di Mercati, piu’ o meno virulenti, visti migliaia di volte nella storia dell’economia mondiale. Tra l’altro sono processo spesso squisitamente di mercato: enormi deficit delle partite correnti, portano ad enormi deflussi di capitali nell’economia reale: quando succede un qualche fatto che destabilizza un ciclo economco, ai deflussi dell’economia reale si sommano quelli dell’economia di carta, e voila’…. si trova in modo piu’ o meno traumatico un un nuovo equilibrio.

 

Come accade cio’?

Esattamente nella maniera vista in calce all’articolo.

 

Cosa e’ accaduto nel 2013 nei paesi emergenti?

 Semplice: hanno svalutato (con tutte le conseguenze del caso gia’ descritte). Non c’e’ niente di Anormale, niente.

Proviamo a spiegarlo con un esempio: il Brasile (ma se guardate con attenzione, la cosa e’ perfettamente applicabile a tutti gli emergenti). Tra il 2008 ed il 2012 il PIL del Brasile e’ cresciuto del 17%, contro il 3% degli USA: tanto di cappello. Si nota che in Brasile s’e’ deteriorata la bilancia dei pagamenti di un valore pari al 2,5% del PIL, mentre negli USA ed Eurozona e’ migliorata. La cosa ha perfetto riscontro nel fatto che in 5 anni il cambio tra Reais e USD e’ rimasto analogo (il cambio medio annuo 2012 e’ lo stesso di quello medio annuo 2007, anche se il Brasile ha sofferto una maggiore inflazione di ben il 19%. Tradotto: e’ come se il Reais si fosse rivalutato in pari misura. Ora, da qualche tempo il Reais ha preso a svalutare, ed ad Agosto 2013 c’e’ stata una Svalutazione del 14% sul tasso medio annuo del 2012. Che significa cio’? Che rispetto al 2007, considerando anche i differenziali di tassi di inflazione, il Reais e’ ancora in una posizione rivalutata rispetto al 2007, e che e’ in atto un processo che sta riallineando il Reais ad un cambio piu’ realistico. Anormale? Per niente. La Banca Centrale ha iniziato ad intervenire, perche’ talvolta repentine correzioni possono creare altri problemi (esempio inflazione aggiuntiva) o altri ancora nei casi estremi (deflussi di capitali fortissimi con instabilita’ e panico).

 

Cosa accadra’?

Semplicemente questi processi andranno avanti fintanto che un nuovo equilibrio verra’ trovato in ciascuna nazione. Ovviamente in qualche nazione ci saranno problemi maggiori, e non e’ escluso che in qualche nazione debole, siano necessari aiuti esteri o un default.

 

Nota numero 1: Ultimo dettaglio: dalla tabella di cui sopra, anche chi e’ a totale digiuno di macroeconomia potra’ notare, una correlazione evidente tra andamento delle Bilancie dei Pagamenti e Tassi di Cambio Reali (depurati dall’inflazione): non dico niente che non si sappia da svariati secoli, ma ogni tanto vale la pena ripeterlo.

 

Nota numero 2: ogni tanto cercano di vendervi la “sovranita’ monetaria” come un fatto eccezionale. Sono Balle. Da sempre la Sovranita’ monetaria e’ la normalita’ nel mondo. Fatti eccezionali sono le valute sovrannazionali, le dollarizzazioni ed esperimenti tipo l’Euro. Storicamente sempre finite male, proprio perche’ non danno gli strumenti alle nazioni meno forti di gestire gli “squilibri”. Non compatite il Brasile (o gli altri emergenti): negli ultimi anni sono cresciuti enermemente mentre la nostra econonomia reale collassava.

 

Nota numero 3: in economia ogni fatto ha un contraltare. Se queste nazioni svalutano, prima o poi riprenderanno a migliorare le loro bilance dei Pagamenti, e quindi peggioreranno le nostre. Per loro trattasi di “crisi di crescita” dove hanno un rallentamento. Queste cose significano che prima o poi avremo impatti sulla nostra componente estera del PIL, che tradotto significa che la ripresa in atto in Europa verra’ smorzata da quanto visto nel presente articolo nei paesi emergenti.

 

By GPG Imperatrice

Mail: [email protected]

Facebook di GPG Imperatrice

Clicca Mi Piace e metti l’aggiornamento automatico sulla Pagina Facebook di Scenarieconomici.it

Segui Scenarieconomici.it su Twitter

 

 

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento